Un ragazzo boliviano di 30 anni di nome Victor Hugo Mica Alvarez, si è ritrovato a vivere una situazione da incubo, che avrebbe letteralmente fatto morire di terrore decine di migliaia di persone.
Questo ragazzo si stava divertendo ad una festa, durante la quale ha bevuto qualche goccetto di troppo… ma sicuramente non si sarebbe mai aspettato che avrebbe trascorso la fine della sua serata sepolto vivo sotto terra.
La vicenda è avvenuta durante i festeggiamenti del Pachamama, un rituale che viene praticato per restituire alla madre terra il nutrimento che questa ha fornito durante tutto l’anno.
Solitamente viene scavata una grande buca e tutti i partecipanti all’evento pongono al suo interno degli alimenti. Una volta eseguita questa procedura, la fossa viene riempita di terra e ciascuno dei partecipanti depone sopra di essa una pietra.
Tuttavia, Alvarez, si è ritrovato ad essere coinvolto personalmente in quella che sarebbe dovuta essere una cerimonia sacrificale, senza esserne tuttavia a conoscenza.
L’uomo era convinto di trovarsi ad una festa come tante altre, ma dopo aver bevuto alcune birre, offerte dai presenti, si è sentito immediatamente confuso e non ricorda con chiarezza gli avvenimenti accaduti in seguito.
Il giovane si è risvegliato in uno spazio claustrofobico, totalmente immerso nella terra.
All’inizio il 30enne ha pensato che si trattava di uno scherzo, ma in breve ha compreso la terribile realtà. Praticamente Alvarez era stato sepolto vivo, in una bara, come tributo per la madre terra.
Fortunatamente, grazie a molti sforzi, il giovane è riuscito ad emergere da quella tomba di terra e a sottrarsi da un destino terribile. Una volta in salvo, ha scoperto di trovarsi a 88 km dal luogo in cui si trovava originariamente e le persone che volevano utilizzarlo come sacrificio, non hanno esitato a spostarlo per far perdere le sue tracce.
Ovviamente Alvarez si è recato subito al più vicino commissariato di polizia, tuttavia, quando si è rivolto alle autorità per denunciare l’accaduto, queste non hanno fatto altro che ridere di lui.
Per gli ufficiali, l’uomo era completamente ubriaco e la sua storia sembrava frutto di una fantasia.
Nonostante le apparenze mostravano l’uomo ricoperto di terra, ferito e allo stremo delle forze, nessuno riusciva a concedergli un minimo di supporto.
Così, Alvarez ha deciso di contattare la stampa e raccontare la sua storia. Solamente grazie all’intervento dei media, si è scoperto che la sua storia era realtà e Alvarez non ha esitato a mostrarsi profondamente deluso per il fatto che nessuno dei poliziotti a cui si era rivolto ha voluto concedergli il beneficio del dubbio.
L’uomo ha rivelato che in altre circostanze aveva saputo di persone scomparse, proprio durante questi singolari riti, ma non avrebbe mai pensato di vivere in prima persona un incubo come quello.