Secondo alcune stime, sembra che entro il 2050 sul nostro pianeta ci saranno più morti che nascite.
Questo dato è davvero preoccupante, dato che, nonostante le guerre, le epidemie e i disastri naturali e non, la popolazione umana è sempre stata in grado di crescere.
Tuttavia sono proprio gli esperti di questo settore, ad assicurare che, per la prima volta nella storia, proprio dall’anno 2050 ci sarà un cambio di rotta e la popolazione umana comincerà a diminuire.
Nel 1950 al mondo erano presenti circa 2,6 miliardi di persone, mentre solamente l’anno scorso è toccata la cifra record di 7,7 miliardi.
Un aumento enorme se si pensa che è avvenuto in solo 70 anni.
Ci sono voluti migliaia di anni, alla nostra specie per raggiungere la cifra di un miliardo di individui, e nel corso di appena un secolo quella cifra è stata superata di sette volte.
Secondo le statistiche, la cifra record raggiunta dall’umanità dovrebbe essere di poco inferiore ai 10 miliardi di individui e la si dovrebbe raggiungere nel 2060. Invece dopo 40 anni, ci dovrebbero essere circa 8,8 miliardi di persone, quindi ben un miliardo in meno.
Secondo quanto rivelato, la “causa” sarebbe da trovare nel fatto che sempre più donne avranno accesso a livelli di istruzione elevati e quindi potranno sfruttare degli accessi più comodi ai metodi contraccettivi.
Inoltre diminuirà anche la media dei figli di ogni famiglia, assestandosi circa a 2.
In alcune nazioni del mondo, tra cui l’Italia, questo dato sarà più evidente rispetto ad altre e nel giro dei prossimi anni la popolazione sarà ridotta della metà rispetto a quella attuale.
Questo causerà numerosi problemi, come una popolazione economicamente in declino e un sistema pensionistico in crescita continua, che non vedrà nuove “leve” prendere il posto di chi finalmente raggiunge l’età pensionabile.
L’Europa nel tempo perderà parte della sua influenza, che sarà sostituita da quelle popolazioni che invece saranno sempre più popolate, come l’India, la Nigeria e la Cina.