Questo povero cagnolino si è ritrovato senza famiglia in un rifugio, ma per fortuna il suo destino è cambiato.
Prendere certe decisioni nella vita non è semplice, e a volte è necessario riflettere a lungo, prima di fare una scelta che potrà condizionare in molti modi la nostra esistenza. Una delle peggiori scelte che si possono fare è quella di non affrontare le proprie responsabilità, ma anzi fuggire da queste.
Una grande incombenza, sulla quale bisogna riflettere con attenzione, è la scelta di adottare un animale domestico. Sicuramente, dare una casa ad un animale è qualcosa di meraviglioso, ma non tutti possiedono le doti per assumersi un compito di questo livello.
Un triste esempio di ciò è quanto vissuto da Shadow, un labrador retriever nero che è stato lasciato in un rifugio, quando il suo proprietario si è ritrovato a vivere una situazione economica problematica, e sperando che altri riuscissero a prendersi cura di lui. Sicuramente la decisione di quest’uomo sarà stata ponderata a lungo, ma per il povero Shadow, ritrovarsi senza la sua famiglia è stato un autentico trauma.
Il video che mostra lo sconforto del cane è stato registrato dal personale del rifugio, ed è stato diffuso online per far capire al mondo intero quanto possa soffrire un animale domestico, perdendo la sua famiglia. In seguito Shadow ha trovato una nuova casa, e i suoi nuovi padroni gli hanno dimostrato tutto l’amore e l’affetto che una creatura come lui meritava di ricevere.
Purtroppo, nel suo caso Shadow è stato affidato ad un rifugio per il fatto che il suo precedente proprietario non aveva i mezzi sufficienti per sostenerlo, ma in tanti altri casi, animali come lui vengono semplicemente abbandonati perché le persone che dovrebbero prendersi cura di lui trovano il compito troppo gravoso o stancante, o semplicemente ad un certo punto della loro vita, non sentono più il bisogno di avere un animale nella loro vita.
Bisognerebbe riconoscere che gli animali, proprio come le persone, provano dei sentimenti, e abbandonarli ad un destino incerto, come se fossero dei semplici oggetti, non dovrebbe essere mai una possibilità.