Gli squali sono senza alcun dubbio tra i predatori più famosi sul pianeta.
Queste creature sono protagoniste di opere cinematografiche da decenni, alimentando molte paure ataviche negli spettatori. Ma come hanno fatto questi animali a sopravvivere a milioni di anni di cambiamenti? La risposta è nella loro evoluzione.
Gli squali moderni sono ben diversi dai loro antenati. Secondo diverse ricerche, circa 93 milioni di anni fa le temperature oceaniche hanno subito un aumento di temperatura, a causa dell’innalzamento dei livelli di anidride carbonica, causato dalle emissioni vulcaniche.
Questo fattore potrebbe aver dato il via all’evoluzione degli antenati degli squali. In passato, infatti, gli squali erano decisamente più piccoli e meno veloci, così, per adattarsi alla pericolosa vita sottomarina, hanno acquistato massa e rapidità.
Gli oceani più caldi hanno fatto sì che gli squali sviluppassero pinne più lunghe e queste si sono allargate ancor di più nel tempo, proporzionalmente all’estensione dell’habitat di queste creature. Grazie a questa evoluzione gli squali hanno ottenuto una migliore capacità di spostamento, e questo gli ha permesso anche di ottimizzare il risparmio di energia durante la caccia, o la fuga da altri predatori.
Sembra strano pensare che anche questi animali possano temere dei nemici, ma non tutti gli squali, infatti, sono in cima alla catena alimentare. Se ci soffermiamo a pensare a questi animali è facile immaginare immediatamente il classico “squalo bianco”, uno dei predatori più grandi e pericolosi al mondo.
In realtà però sono pochi gli squali che raggiungono la loro mole e vivono nelle aree superficiali degli oceani. La maggior parte di loro, ovvero circa l’87% degli squali vive sui fondali marini e sono molto più piccoli e snelli dei loro giganteschi cugini.
Gli esperti non escludono che l’aumento delle temperature degli ultimi anni potrebbe causare una ulteriore impennata evolutiva negli squali, costringendoli a mutare ulteriormente per adattarsi per l’ennesima volta agli sconvolgimenti climatici degli oceani.
Dopotutto questi animali hanno imparato ad adattarsi per sopravvivere per centinaia di milioni di anni e probabilmente continueranno a farlo ogni volta che ne avranno la necessità.