Ogni giorno, da anni, nella Fontana di Trevi, a Roma, migliaia di persone lanciano una infinità di monetine, nella speranza di far avverare un loro desiderio.
Questa pratica avviene da tempo immemore e nel corso degli anni all’interno del famoso monumento storico della nostra capitale, è stata raccolta una vera fortuna.
Tuttavia un uomo è entrato nella leggenda, diventato il “raccoglitore della Fontana di Trevi”.
Roberto Cercelletta è un uomo che, violando le leggi che tutelano questo luogo, circa sei volte alla settimana, si immergeva nelle acque della fontana, raccogliendo le monete che rappresentano le speranze di tante persone.
Tra il 1968 e il 2002 Roberto è riuscito, quasi sempre indisturbato, a svolgere la sua particolare attività di raccolta, riuscendo a racimolare in appena 15 minuti di attività, circa 850 euro al giorno.
L’uomo usava vari strumenti per svolgere questa sua particolare (ma illegale) azione. Alcune volte lo si poteva vedere con una pala, altre con un particolare magnete, e in certi casi anche con le stesse mani.
Secondo quanto riportato dalla polizia, l’uomo è un disoccupato che soffre di problemi mentali, ma tuttavia le sue azioni sono state considerate come un vero e proprio crimine e pertanto è stato arrestato.
Un giorno è entrato a far parte dei notiziari nazionali, quando, proprio durante un tentativo delle forze dell’ordine di farlo uscire dalla famosa fontana, ha tirato fuori un coltello, squarciandosi il ventre.
Roberto sosteneva di essere una vittima di ingiustizie e che il denaro che prendeva dalla fontana serviva per aiutare molti senzatetto di Roma.
Nel 2011 l’uomo venne rilasciato, ma non ha esitato a continuare con le sue procedure di raccolta, finendo nuovamente agli arresti.
Purtroppo nel dicembre del 2013 la sua storia ha avuto una triste fine, quando è venuto a mancare.
Nonostante da anni ormai, Roberto Cercelletta non è più tra noi, la sua storia continua ad essere divulgata e tra le vie di Roma è diventata leggenda.