La Spagna ha fissato il giorno per vietare – per sempre! – la vendita di frutta e verdura in imballaggi di plastica nei supermercati e nei negozi di alimentari del Paese: 1 gennaio 2023.
Questa è una delle misure della legge elaborata dal Ministero della Transizione Ecologica.
La nuova normativa contiene anche ordinanze per incoraggiare l’acquisto di prodotti freschi non confezionati, oltre all’acquisto di acqua non in bottiglia.
Il divieto di confezionamento di frutta e verdura si applicherà ai prodotti di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, a seguito di una normativa analoga approvata in Francia, che entrerà in vigore il prossimo anno. Il governo spagnolo vuole “combattere l’abuso di imballaggi nel modo più efficace”, ha affermato un portavoce del ministero della Transizione ecologica.
Da anni gruppi ambientalisti in Spagna e all’estero si battono per impedire ai fruttivendoli e ai grandi supermercati di imballare prodotti freschi in strati e strati di plastica non necessaria.
Julio Barea, un attivista dell’ONG Greenpeace, ha detto di essere d’accordo con il divieto, ma ha aggiunto che è importante vedere “come verrà applicato” alla fine. “Beviamo plastica, mangiamo plastica e respiriamo plastica tutto il tempo”, ha lamentato l’uso eccessivo della plastica nella vita quotidiana degli spagnoli.
Il decreto del governo prevede inoltre di obbligare le autorità a tutti i livelli della Spagna a “incoraggiare l’installazione di fontanelle negli spazi pubblici” e “introdurre alternative alla vendita di bevande in bottiglia”, oltre a invertire “la distribuzione di bicchieri usa e getta” in occasione di eventi dal 2023.
Il governo sta lavorando a misure per incoraggiare i rivenditori a vendere prodotti freschi non confezionati. I clienti possono portare i propri contenitori riutilizzabili, anche se le condizioni igieniche devono essere definite dagli stabilimenti.
Occhio al riciclaggio
Uno degli obiettivi principali del progetto è dimezzare la vendita di bottiglie di plastica per bevande entro il 2030 e rendere riciclabile il 100% degli imballaggi sul mercato.
Il documento differenzia le bottiglie di vetro e di plastica rigida, che possono essere riutilizzate, dal resto. Alberghi, ristoranti e caffetterie devono utilizzare bottiglie riutilizzabili al 50% entro il 2025, ed entro il 2030 devono rappresentare il 60%.
Nel caso della birra, gli obiettivi sono l’80% al 2025 e il 90% al 2030. Per le bevande analcoliche gli obiettivi sono il 70% e l’80%. Gli obiettivi sono meno ambiziosi quando si parla di consumo domestico: il 10% di tutti gli imballaggi per bevande deve essere riutilizzabile entro il 2025 e il 20% entro il 2030.