Le ragazze che lavorano come cameriere hanno sicuramente molte storie da raccontare, dato che si ritrovano a vivere situazioni di ogni genere, con migliaia di persone diverse. Una di queste, accadute ad una ragazza che stava semplicemente svolgendo il suo lavoro, ha lasciato a bocca aperta decine di migliaia di persone.
Questa giovane si chiama Jody ed è una bella ragazza che lavora in un locale della famosa catena di ristoranti “Hooters”. Questi luoghi sono famosi non soltanto per il cibo, ma per l’aspetto affascinante, seducente e “prosperoso” delle cameriere.
Jody stava svolgendo il suo normale turno di servizio e per via del suo bell’aspetto è abituata a ricevere le avances di molti uomini. Tuttavia non si era ancora ritrovata di fronte ad una situazione davvero ai limiti della decenza. Un giovane, infatti, ha cominciato a flirtare con lei, invitandola persino ad uscire, mentre stava vivendo un appuntamento romantico con un’altra ragazza.
La cameriera ha raccontato che quando la coppia ha lasciato il locale, il giovane aveva lasciato appositamente per lei il suo numero di telefono, su una confezione monouso di sale, chiedendole di uscire. Jody ovviamente è rimasta completamente indignata dalla vicenda, dato che l’ha ritenuta offensiva tanto per lei quanto per la ragazza che stava vivendo un appuntamento con una persona che, decisamente, non la meritava.
Così, senza pensarci due volte, ha deciso di condividere sul web l’intera storia, cercando di raggiungere la ragazza che si trovava con quel giovane e farle scoprire il suo comportamento infedele. Nel video è possibile vedere come Jody smaschera pubblicamente il responsabile di questa vicenda, dimostrando tutta la sua solidarietà alla ragazza che era stata letteralmente presa in giro.
Jody non si è minimamente vergognata di diffondere il numero del colpevole, e non è difficile immaginare che questo abbia ricevuto migliaia di messaggi particolarmente critici, dato il suo vergognoso comportamento e l’attenzione che le parole della cameriera hanno ottenuto online.
