Il cervello umano sembra essersi rimpicciolito rispetto al passato… dovremmo cominciare a preoccuparci?
Nel corso dei millenni gli esseri umani sono stati in grado di distinguersi dagli animali grazie alle loro capacità cerebrali. La nostra intelligenza è alla base di ogni nostra evoluzione e senza questa non saremmo di certo diventati la specie dominante sul pianeta.
Purtroppo delle ricerche recenti hanno rivelato un dato piuttosto allarmante, che potrebbe far preoccupare più di una persona. A quanto sembra, rispetto ai nostri antenati, il nostro cervello sembra essere rimpicciolito e questo potrebbe avere delle conseguenze sulla nostra vita.
Ma in che modo è diminuita la massa del nostro cervello?
Alcune teorie indicano che rispetto agli uomini che hanno popolato il pianeta circa 100mila anni fa, il nostro cervello è del 13% più piccolo. Questo dato significa che la riduzione del cervello umano ha avuto inizio tanto tempo fa e che è tuttora in corso.
Fortunatamente sembra che la riduzione del cervello sia stata una tappa fondamentale dell’evoluzione umana. La sua riduzione infatti ha dato posto ad una maggiore organizzazione e ad un minor consumo energetico.
Questa modifica dell’evoluzione sembra essere stata scatenata dal riscaldamento climatico avvenuto nel corso degli ultimi 17mila anni e secondo diversi esperti del settore, il riscaldamento attuale potrebbe innescare una nuova impennata.
Altre teorie invece sono del parere che il cervello umano si sia rimpicciolito in tempi più recenti, ovvero negli ultimi 5000 anni. Tale processo, durato quindi appena qualche millennio, è stato infinitamente più rapido rispetto alla teoria precedente.
Ma cosa rappresenta per noi possedere un cervello più piccolo?
Se pensate che la riduzione del cervello indichi una minore intelligenza sappiate che siete in errore. Le dimensioni di quest’organo infatti non sono necessariamente vincolanti alle sue capacità.
Tuttavia in molti sono convinti che se il cervello dovesse continuare a ridursi, a causa dei cambiamenti climatici, è possibile che saremmo costretti ad assistere a dei mutamenti nelle facoltà cognitive della nostra specie e non si sa se queste saranno positive o negative.