Sook Jai è un elefante che sa cosa significa la vera sofferenza. Questo animale ha vissuto un’intera vita in catene, trascorrendo ben 70 anni costretto a lavorare per le strade della Tailandia. Nel corso della sua vita, questo animale è passato di mano in mano, ma è sempre stato trattato con crudeltà .
Il suo solo scopo era quello di fungere da attrazione, per far arricchire i suoi proprietari e questi non esitavano a sfruttare tutti i mezzi possibili per approfittare di lei. Questa povera elefantessa è riuscita a vedere un barlume di speranza nella sua vita solo dopo aver raggiunto i 70 anni.
È stato in quel momento che il suo attuale proprietario si rese conto che non le serviva più, dato che non aveva le forze per continuare a svolgere il suo compito, ed aveva anche un aspetto decisamente trasandato. Fortunatamente, prima che il suo padrone decidesse di sopprimerla, L’Elephant Nature Park ha deciso di intervenire e i suoi rappresentanti si sono premurati di soccorrerla.
I responsabili del centro hanno contattato il proprietario di Sook Jai, pregandolo di consegnarla nelle loro mani, invece di prendersi il carico di sopprimere l’animale. Questo ha fortunatamente acconsentito e così, dopo aver trascorso tutta la sua vita in catene, questo povero animale ha scoperto cosa significava vivere libero. Sook Jai era interamente ricoperta di ferite, con cicatrici fresche ed altre che avevano decenni alle spalle.
Dal suo aspetto era evidente che nessuno aveva mai mostrato clemenza nei suoi confronti. A causa dell’età e degli abusi subiti, questo animale era completamente cieco e parzialmente sordo. Dopo essere stata portata in un rifugio, tramite un apposito camion, i soccorritori hanno iniziato a curare le sue ferite.
L’animale stesso sembrava incredulo che qualcuno finalmente si prendesse cura di lui e non esitava a mostrarsi terrorizzata anche dai gesti più affettuosi. Tuttavia, grazie al loro perseverare, Sook Jai ha cominciato a comprendere che le persone che la circondavano non avevano intenzioni ostili nei suoi confronti e che non l’avrebbero maltrattata.
Dopo aver realizzato questa nuova visione della vita, l’elefantessa ha cominciato a piangere, e i volontari che si stavano occupando di lei sono rimasti commossi dal vedere come questa povera creatura stava finalmente scoprendo un minimo di gioia. Una volta raggiunto il rifugio, Sook Jai è scesa dal camion ed ha cominciato immediatamente ad esplorare la nuova area, scoprendo che non era più costretta in uno spazio esiguo, ma aveva un enorme mondo libero intorno a sé.
Immediatamente ha cominciato a sguazzare tra le acque di un vicino fiume e giorno dopo giorno cominciava ad acquisire sempre maggiore sicurezza, socializzando anche con gli altri elefanti presenti. La sua storia ha toccato numerosi cuori sui social e in tanti hanno espresso la loro commozione per la vicenda subita da questo povero animale.
Purtroppo nel mondo esistono da sempre individui che non hanno alcuno scrupolo ad approfittarsi della vita e della libertà delle altre creature, vedendo gli esseri che popolano questo mondo unicamente come uno strumento di guadagno e non come esseri che meritano di vivere una vita piena e felice. Sook Jai ha potuto scoprire la vera libertà durante gli ultimi anni che le restano, e sicuramente farà tesoro di questi momenti.