Il bagno caldo è un modo come un altro per rilassarsi e per prendersi cura di sé. Ma spesso il telefono è il nostro fedele compagno e viene portato con noi anche durante questo magico rituale.
Le batterie degli smartphone, in genere, non sono un pericolo enorme, ma bisogna comunque fare molta attenzione. Una ragazzina di 11 anni stava facendo un bagno caldo, e poiché ricercava un po’ di pace si era chiusa a chiave nel bagno. Ma a un certo punto, la madre, che non sentiva più alcun rumore provenire oltre la porta ha cominciato ad origliare meglio. Ha quindi deciso di forzare la serratura e si è resa conto che la ragazza giaceva esanime nella vasca con il cavo dello smartphone attaccato al cavo di ricarica che pendeva da un lato.
Purtroppo il corpo era molto ustionato, e i sanitari non sono riusciti a rianimare la ragazza. Ecco, bisogna quindi prestare molta attenzione a questi dettagli. In generale ci sono diversi modi che ci permettono di non commettere questo tipo di errori:
Per prima cosa, i cavi di ricarica del telefono sono molto corti e l’uso di una prolunga per raggiungere la spina di alimentazione finisce per aumentare il rischio di scosse elettriche.
D’altra parte, c’è sempre il rischio che l’interruttore FI, un interruttore differenziale, non risponda, ammesso pure che sia installato.
Oggi i giovani e gli adulti sono molto più consapevoli di questo pericolo, ma rimane il fatto che, come si suol dire, l’attenzione non è mai troppa. Quando il cellulare si sta caricando, ha un’intensità simile a quella di un phon. Ecco, quello che è successo a questa povera bambina non deve mai più ripetersi. Speriamo tutti che i genitori, gli amici e i familiari trovino la forza di andare avanti.