Pagare una cena di San Valentino 80 euro in un ristorante di lusso per vedersi servire della mortadella ha indignato questa ragazza al punto da farla esplodere di furore in rete. Ovviamente, tutti sappiamo che nel settore della ristorazione la qualità dei cibi che ci vengono serviti è direttamente proporzionale al denaro che siamo disposti a pagarlo.
Tuttavia, in base a quanto vissuto dall’influencer paraguaiana Laurys Dyva, possono anche verificarsi situazioni che mostrano il lato opposto della medaglia. Questa ragazza ha voluto condividere in rete la sua personalissima esperienza vissuta durante l’ultimo San Valentino.
La giovane si stava godendo quella che pensava sarebbe stata una piacevole serata, in compagnia del suo partner, in un locale di alto livello. Tuttavia, ciò che Laurys non aveva tenuto in conto era che avrebbe ricevuto un antipasto a base di pane e mortadella.
La ragazza aveva scelto quel locale proprio per il fatto che era considerato uno dei ristoranti più “in voga” della sua zona e anche il costo di 600.000 Guaranì paraguaiano (circa 80 euro) le faceva pensare che il cibo sarebbe stato tutto di alto livello.
Quando invece si è vista presentare un piatto che avrebbe tranquillamente potuto consumare a casa, per meno di un euro, non è riuscita a trattenere la sua irritazione. La ragazza ha scatenato un’autentica polemica, sia sui social che nello stesso ristorante.
Tante persone hanno commentato e sostenuto l’opinione della ragazza e persino un concorrente che ha partecipato all’edizione paraguayana di “Master Chef” ha indicato che il piatto che questa aveva ricevuto non era affatto all’altezza di un locale del genere.
Fortunatamente Laurys non si è lasciata rovinare del tutto la serata dalla delusione vissuta al ristorante, e ha continuato a vivere il suo San Valentino, senza dare troppo spazio alla triste vicenda accaduta durante la cena.
Tuttavia, la cattiva pubblicità che il post della ragazza ha portato al locale incriminato, dovrebbe sicuramente far riflettere i suoi gestori sul fatto di scegliere portate all’altezza del prezzo che fanno pagare ai clienti e non limitarsi ad imbastire una presentazione elegante, per dei prodotti dal costo assolutamente esiguo, che chiunque può tranquillamente mangiare nella propria casa.