Vi siete mai chiesti da dove vengano e dove crescano le ananas che troviamo in commercio? In molti pensano che questi deliziosi frutti crescano sugli alberi, ma in realtà sono delle vere e proprie piante da terreno. Il nome scientifico è Ananas Comosus, ed è una pianta originaria del Sud America. Qui viene coltivata in larga scala, ma può crescere su qualsiasi tipo di terreno, a patto che si regoli la sua irrigazione.
L’ananas può essere piantata in qualsiasi periodo dell’anno, ma è sempre consigliato sfruttare l’autunno per la semina. Nei campi di allevamento di ananas, i germogli vengono seminati ad una distanza di circa 45 cm l’uno dall’altro. Dopo la semina il frutto inizia a crescere a partire dal fusto centrale, dal quale iniziano a diramarsi anche le enormi foglie. Queste possono arrivare a misurare anche un metro e mezzo di lunghezza ciascuna.
Il loro ciclo di crescita e maturazione non è dipendente dalla stagione o dal clima, ma ha bisogno del suo tempo per essere raccolto. Non va mai tagliato prima della sua completa maturazione, altrimenti il suo deterioramento è più che certo. E’ importante sottolineare come dalla semina alla raccolta, possa passare un periodo che va da uno fino ad addirittura tre anni.
Il frutto che troviamo sulle nostre tavole è ricco di minerali come calcio e potassio, ma anche di vitamine A, B e C. Per non parlare del suo delizioso sapore e della sua polpa rinfrescante. Dell’ananas non si butta proprio nulla, infatti in Messico viene perfino utilizzata la buccia esterna per preparare una tipica bevanda fermentata, di nome Tepache.
Vi abbiamo raccontato come si vociferi che l’ananas sia originaria del Sud America, data la sua grande diffusione in quest’area. Ma alcuni studi sostengono come in realtà sia nata in Africa, e sia stata esportata fino ai Caraibi. Oggi i paesi sudamericani sono i maggiori produttori ed esportatori mondiali, e di conseguenza gran parte di quella che consumiamo proviene da quelle zone.