Le bollette della luce sono sempre più salate. Dopo un periodo di apparente calma, ecco che tornano nuovi aumenti.
Le recenti notizie confermano che le tariffe per l’energia elettrica subiranno un incremento del 10%. E come se non bastasse, questi aumenti giungono proprio mentre ci avviciniamo all’autunno e, successivamente, all’inverno: stagioni in cui la necessità di luce artificiale e riscaldamento diventa più pressante. Le giornate si accorciano e le temperature diminuiscono.
Questo comporta che le nostre abitazioni necessitino di più ore di illuminazione e di riscaldamento per contrastare il freddo. Queste necessità si sommano al consumo energetico dei nostri elettrodomestici, che non sono certo famosi per essere parsimoniosi in termini di energia. Essi rappresentano una delle principali voci di spesa nelle nostre bollette.
In passato, abbiamo condiviso alcuni consigli utili su come risparmiare energia pur utilizzando questi dispositivi. Questi piccoli accorgimenti possono offrire un certo sollievo alle finanze domestiche, già messe a dura prova dalla situazione economica. Ma c’è un altro elemento che può influenzare notevolmente le nostre bollette: il contatore. Scopriamo insieme quali possono essere le cause di alcune discrepanze nelle bollette.
Contatore e bollette gonfiate: di chi è la colpa?
Sorprendentemente, molte volte la responsabilità non è delle compagnie elettriche, ma dei clienti stessi. Gli utenti spesso non prestano la dovuta attenzione al contatore e ai propri comportamenti, rischiando così di affrontare bollette astronomiche.
Uno degli errori più comuni riguarda l’autolettura dei consumi. È possibile registrare autonomamente i consumi e inviarli al proprio fornitore. Nel caso dei contatori tradizionali, quelli meccanici, è essenziale segnalare solo le cifre intere, arrotondando dove necessario. Per i contatori moderni, quelli digitali, è sufficiente premere un pulsante per accedere ai dati di consumo per ogni fascia oraria.
È fondamentale prestare attenzione quando si comunicano questi dati. Un errore potrebbe tradursi in bollette molto più alte del dovuto. Se, invece, decidiamo di non comunicare i nostri consumi, le compagnie elettriche effettueranno stime dei consumi, che potrebbero non corrispondere alla realtà e causare quindi bollette gonfiate. Dunque, la precisione nella comunicazione dei dati è fondamentale per evitare brutte sorprese.