Inveisce contro un bambino perché ha pianto per 40 minuti prima del volo. Tutti coloro che viaggiano in aereo sanno bene che dietro ogni angolo può esserci un fastidioso imprevisto.
A volte, anche se tutto procede nel migliore dei modi, ci si ritrova a dover attendere per delle ore, prima di poter prendere il volo su uno di questi mezzi di trasporti. In altre occasioni vengono smarriti i bagagli oppure ci si ritrova con dei compagni di volo decisamente inopportuni o irritanti.
Nella storia di cui vogliamo parlarvi si tratta proprio di quest’ultima categoria, e la persona che l’ha vissuta ha decisamente perso le staffe, lasciando l’amaro in bocca sia ai presenti che alle persone che sono venute a conoscenza delle sue azioni.
Il passeggero di un volo di linea è andato in escandescenza quando si è ritrovato in compagnia di un bambino che per ben 40 minuti non ha smesso un istante di piangere. Situazioni del genere capitano abbastanza di frequente, ma per il passeggero in questione, evidentemente, il fastidio è stato eccessivo e non è riuscito a trattenere la sua ira.
L’uomo ha cominciato ad urlare contro gli assistenti di volo, lamentandosi pesantemente del pianto del bambino e del fatto di trovarsi in una scatola di latta che amplifica enormemente le sue urla. Sono stati inutili i tentativi del personale dell’aereo di calmare il passeggero, che ha continuato a sfogare la sua frustrazione, offendendo pesantemente il bambino con termini decisamente poco graziosi.
L’uomo ha anche detto di fronte agli altri passeggeri: “Quel figlio di p****** ha pagato un extra per urlare?”. Queste parole hanno indignato moltissimo sia i presenti che le persone che sono venute a conoscenza della sua storia tramite le condivisioni sui social. Gli assistenti di volo hanno trasferito il piccolo in un’altra sezione dell’aereo ma per il passeggero ineducato sono stati presi provvedimenti più seri.
Sono state infatti contattate le autorità e all’uomo è stata data una scelta… o scendere da solo dal velivolo oppure essere portato via a forza dagli agenti di polizia. Stranamente l’uomo ha optato per quest’ultima scelta, ed ha continuato ad inveire contro la compagnia aerea, mentre veniva scortato fuori dall’aeromobile.
Tutti coloro che sono stati presenti alla scena sono rimasti allibiti da un comportamento del genere, in considerazione che è del tutto normale che un bambino pianga e che se questo individuo non è capace di mostrare un briciolo di empatia o di comportamento civile, con le altre persone, farebbe meglio ad escogitare sistemi alternativi per i propri viaggi.
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