Un anziano signore di 74 anni di nome Ulf Schwerin sta agendo senza crearsi alcuno scrupolo, per contrastare a modo suo le persone che eccellono con la velocità in auto.
Quest’uomo vive in Svezia, nel villaggio di Stora Mellösa e da molto tempo ormai, interviene in maniera molto particolare, per cercare di limitare gli spericolati del volante.
Ulf, infatti ritiene che i segnali che limitano la velocità nelle aree della sua cittadina, sono poco considerati e inadeguati. Pertanto indossando un giubbotto catarifrangente e munito di un normale phon per capelli, si trasforma in una sorta di dissuasore umano di velocità.
Per quanto assurdo possa sembrare, questo arzillo signore, si piazza lungo le strade, fingendosi un controllore della velocità e del traffico.
Lui stesso ha rivelato che sono moltissime le persone che rallentano non appena lo vedono a nessuno sembra accorgersi che non ha affatto dispositivi di controllo elettronico della velocità.
Le sue azioni sono state immortalate e condivise online, raccontando questo comportamento molto particolare e rendendolo virale.
A volte le persone non riescono a stare ferme ad osservare certi comportamenti, ed Ulf ha dimostrato di sapere prendere le redini in mano e cercare di fare la sua parte, per rendere la sua cittadina un posto più sicuro.
L’idea di usare un asciugacapelli per simulare un dispositivo per il controllo del traffico, gli è venuta grazie alle azioni di un’altra persona, una donna che dopo aver perso la figlia per un incidente stradale, ha cominciato a rimanere sul ciglio della strada con un phon, in modo da scoraggiare e fare rallentare le persone che non seguono i limiti di velocità.
Tuttavia la reazione del web è stata varia. Molte persone hanno trovato la cosa veramente geniale, mentre altre lo ritengono irresponsabile e perseguibile per legge.
A rispondere a queste persone è stato Mikael Cederblad, il capogruppo del centro di controllo del traffico della polizia di Örebro. L’ufficiale ha dichiarato che non c’è nulla di illegale in questa particolare azione, e che finché Ulf non ferma le macchine o scrive sul giubbotto una sigla non reale, come quella che indossano gli ufficiali del traffico, non c’è motivo per perseguirlo.