La vongola japonica è stata immessa nelle acque portoghesi del Tago e del Sado come esperimento ambientale per purificare le zone circostanti. Oggi questa specie di vongola molto particolare, raggiunge comunque i consumatori di Spagna e Portogallo attraverso reti segrete, possiamo dire.
Nonostante la sua tossicità comprovata, comunque, può essere consumata se sottoposta a particolari processi di purificazione, anche se il problema dei bracconieri che negli ultimi anni ne hanno catturato una quantità enorme, fino a 14 tonnellate al giorno, è diventato molto serio. Dopo un’operazione di pulizia insufficiente e dei documenti falsi, infatti, questi prodotti possono finire nei supermercati spagnoli e portoghesi.
Lo smantellamento di questo traffico è un obiettivo primario secondo le autorità di Portogallo e di Spagna, ecco perché il GNR e Seprona, il servizio di protezione della natura e delle sue zone messo in atto dalla Guardia Civile Spagnola, è molto particolare, e insieme stanno lavorando per fermare prima possibile questo crimine.
In una delle ultime operazioni di sequestro, lo scorso maggio, son state portate via ben 1,5 tonnellate di japonica non idonea per essere consumata. Ovviamente questo è solo un esempio di ciò che accade, dato che episodi del genere accadono seriamente tutto l’anno.
Una pratica comune dei bracconieri è quella di modificare l’origine delle vongole e quindi seguire un processo minore di purificazione.
Insomma, la questione pare molto seria e come dire, questo esperimento di risanamento e purificazione delle acque industriali, che era iniziato sotto i migliori auspici, in realtà è finito come un vero e proprio rischio per la salute pubblica dei cittadini che speriamo possa esser presto eliminato.
Sapevate anche voi di questo problema o è la prima volta che ne avete sentito parlare? Diteci la vostra, siamo molto curiosi. E guardate il video che trovate in questo articolo per saperne di più.