Siamo abituati a sentirne di tutti i colori sul web, ma il caso di Chelsea Schiffel, la ragazzina di 15 anni molestata da un anziano in aereo, ha lasciato tutti senza parole. La compagnia aerea alla quale si era affidata la ragazzina, si è tirata fuori da questo increscioso episodio con una frase che ha creato un’onfata di indignazione: “Ti ha palpata perché eri troppo sensuale.”
La compagnia in questione, è la United Airlines. Le dichiarazioni dei dirigenti sono di chiaro stampo sessista e hanno fatto ricadere le “colpe” dell’accaduto sull’abbigliamento della ragazzina. L’episodio si è verificato quando, nel 2014, nel mese di luglio, la 15enne Chelsea Schiffel aveva preso un aereo della United Airlines proveniente da Los Angeles e diretto a Sidney.
La ragazza non era da sola, con lei c’era la mamma. Accanto a loro era seduto un uomo anziano che aveva comprato regolare biglietto. Purtroppo, durante il volo, la madre di Chelsea si è dovuta alzare per andare a parlare con un altro membro della famiglia, che si trovava nei posti situati in fondo all’aereo.
È stato, infatti, proprio in quel momento (secondo il racconto della ragazzina), che l’anziano ha cominciato a palpare il seno della ragazzina facendo finta di nulla. Fortunatamente, la ragazzina non si è tenuta tutto dentro e ha subito informato la madre dell’accaduto quando è tornata a sedersi accanto a lei. La donna ha immediatamente allertato il personale di bordo, che purtroppo non le ha consentito di cambiare posto.
Ed è qui che è scattata la denuncia alla United Airlines, ma l’azione legale è stata rigettata in poco tempo dal giudice per insufficienza di prove. Tra l’altro, il personale di bordo ha dichiarato che le molestie sarebbero avvenute perché ricercate proprio dalla quindicenne.
Era lei, secondo il loro racconto, che si strusciava a si faceva guardare indossando degli shorts molto corti. Allibita, la ragazza, oggi 17enne, che ha messo in evidenza tutto il suo disappunto a News Corp per la tesi sessista della compagnia aerea. Ecco cosa scrive sui social: “Da come hanno raccontato quanto accaduto, è come se avessero detto che me la sono cercata.”