Per tante donne non c’è un’età precisa per diventare madri.
Spesso questo traguardo si raggiunge in giovane età, ma ci sono anche tanti casi di donne diventate mamme quando hanno spento qualche candelina in più sulla torta di compleanno. Nel caso di Safina Namukwaya, la sua gravidanza è giunta a termine quando aveva già 70 anni compiuti.
Normalmente le donne della sua età sono già nonne e sono entrate in menopausa già da diverso tempo. Safina invece ha voluto sbalordire il mondo, portando a termine una gravidanza ottenuta mediante fecondazione in vitro.
Safina è una signora di origini africane e ha scelto di sua spontanea volontà di diventare madre alla sua età. La nascita dei gemellini l’ha resa tra le donne più anziane della storia ad aver affrontato un parto. I piccoli, rispettivamente un maschio e una femmina, sono venuti al mondo tramite parto cesareo al Women’s Hospital International and Fertility Centre di Kampala.
Questo luogo, capitale dell’Uganda, è entrato nella storia grazie al parto di questa anziana donna. I gemellini sono nati prematuramente alla 31° settimana, ma fortunatamente le loro condizioni di salute erano ottimali. La loro madre li considera un autentico miracolo ed è felicissima di aver scelto di affidarsi alla scienza, per poter diventare mamma.
La notizia di questo lieto evento è stata comunicata dal personale dell’ospedale, sul profilo Facebook ufficiale. Ovviamente Safina ha attirato immediatamente l’attenzione mediatica e diversi notiziari locali si sono interessati alla sua situazione.
I piccoli sono diventati incredibilmente popolari ed hanno però destato tante preoccupazioni nelle persone che sono venute a conoscenza della loro storia. In migliaia si sono chiesti se Safina avrà la forza di prendersi cura di entrambi i figli, considerata l’età avanzata.
La donna tuttavia sembra molto motivata ed ha persino rivelato il motivo che l’ha spinta a questo insolito gesto. La donna aveva paura di ritrovarsi da sola, una volta diventata vecchia, ma adesso, grazie ai suoi figli, non correrà più il rischio di conoscere la tristezza della solitudine.