Dopo decenni di sforzi di conservazione e un processo di reintroduzione in natura impegnativo, gli ambientalisti neozelandesi hanno recentemente celebrato un evento significativo: la nascita dei primi pulcini di kiwi bruno meridionale (Apteryx australis) a Wellington, la capitale della Nuova Zelanda.
Questa specie, scomparsa dalla regione circa 150 anni fa a causa della caccia e di altri fattori, è l’animale simbolo del paese, ma è raramente vista al di fuori degli zoo a causa della sua scarsa popolazione. Il “Capital Kiwi Project” è un’iniziativa del governo nazionale volta a reintrodurre i kiwi nelle aree boschive vicino a Wellington.
Con le recenti nascite, il progetto ha dimostrato che è possibile migliorare le condizioni di questi uccelli non volatori e supportare la formazione di nuove popolazioni riproduttive. Le sei specie di kiwi presenti in Nuova Zelanda sono considerate in pericolo.
Gli esperti del Dipartimento per la Conservazione della fauna del Ministero dell’Ambiente stimano che la popolazione nazionale di kiwi bruni sia inferiore ai 26.000 esemplari. Alcune sottospecie, come il kiwi bruno di Okarito (Apteryx rowi) e il kiwi bruno dell’Isola del Sud (Apteryx australis australis), sopravvivono con meno di 200 individui.
Per testare un progetto di reintroduzione, i conservazionisti hanno scelto di iniziare con la specie più numerosa, così da affrontare e risolvere eventuali problemi durante il processo senza rischiare ulteriormente la popolazione. L’anno scorso, il Capital Kiwi Project ha rilasciato 24 kiwi adulti vicino a Wellington, con l’obiettivo di stabilire una popolazione naturale.
La scorsa settimana, biologi hanno segnalato la nascita di quattro pulcini, che sono stati pesati e monitorati da un team specializzato. Paul Ward, fondatore e presidente del progetto, ha descritto questo risultato come un momento molto speciale, dimostrando la possibilità di ricreare una popolazione selvatica di kiwi vicino a Wellington.
Il prossimo passo sarà il monitoraggio continuo dei nuovi nati e la ricerca di altri territori da colonizzare. I pulcini dovranno raggiungere rapidamente un peso di 800 grammi per evitare di cadere preda di specie invasive come ratti ed ermellini.
Per contrastare la minaccia dei predatori, il governo ha finanziato la costruzione di 4.600 trappole anti-predatori in un’area vasta quanto quasi 43.000 campi da calcio. Ratti ed ermellini sono infatti i principali responsabili dell’estinzione di numerose specie nell’arcipelago e del declino dei kiwi, che non possono volare per sfuggire ai predatori introdotti dall’uomo.