Diandra Toyos è una giovane mamma che ha vissuto un’esperienza davvero inquietante. Ha voluto raccontare ciò che ha vissuto per mettere in guardia altri genitori che come lei sono ignari dei pericoli che si possono correre nel quotidiano. La donna, si era concessa con i figli, una bellissima giornata all’IKEA, il colosso svedese.
Doveva essere una giornata all’insegna del relax e del divertimento, ma si è trasformata in una specie di film dell’orrore. Diandra, questo il nome della donna, si trovava lì con i suoi tre bambini. Come al solito, anche quel giorno, c’erano da IKEA tantissime persone, quindi un vero caos.
Il percorso per ammirare i vari mobili e gli accessori, viene mostrato attraverso un labirinto, un percorso. Ecco cosa ha scritto la donna: “Voglio raccontare ciò che mi è successo, perché ogni mamma possa evitare di esporre i figli allo stesso rischio. Recentemente ho letto un post scritto da una mamma, che aveva avuto numerosissime condivisioni. Parlava di uno spiacevole episodio che le era successo mentre si trovava al Target. Alcuni trafficanti di esseri umani, avevano preso di mira lei e i suoi figli. Ricordo di aver pensato: poverina deve essere stato terribile. Ma non avrei mai immaginato di vivere sulla mia stessa pelle la paura di quella donna.
E, invece, è proprio ciò che mi è accaduto. Pochi giorni fa, mia madre e io abbiamo portato i miei 3 bambini all’IKEA, a loro piace tanto e io volevo cogliere l’occasione per comprare un divano nuovo. Mentre eravamo nel reparto divani, i piccoli si stavano divertendo a provarli, scegliendone prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Mia figlia era la più decisa, mio figlio maggiore si buttava a peso morto sui divani, doveva testare l’atterraggio e il più piccolo, l’ultimo arrivato, stava comodo tra le mie braccia, dormiva nel suo marsupio. Ho notato che un uomo ci stava guardando e ho provato una brutta sensazione allo stomaco. Era sempre più vicino e fissava i miei bambini.
Avevo una orribile sensazione, continuavamo a camminare e lui era costantemente alle nostre spalle. Se mi fermavo a vedere qualcosa, casualmente faceva lo stesso e quando ripartivo, lo faceva anche lui. C’era un altro ragazzo, più giovane, vicino a lui, che sembrava fare lo stesso. Se ne accorse anche mia madre, tanto che mi disse di fermarci nell’area relax, facendoli così passare avanti. I miei dubbi sono stati confermati dal fatto che il primo uomo, quello più anziano, si è seduto ad un tavolo poco distante da noi e come ci siamo alzati, ha fatto lo stesso e, inconsapevole del fatto che io l’avessi notato, ha continuato a seguirci.
Mi mamma cominciò a fissarli per fargli capire che li avevamo notati e poi, non so come abbiamo fatto, siamo riusciti a seminarli. Abbiamo spiegato tutto ad un impiegato, abbiamo usato il bagno, siamo usciti in un altro reparto e arrivati all’esterno, saliti in macchina e andati dritti a casa. Ci sono alcune cose che vorrei chiarire:
Non erano lì per fare shopping, facevano solo finta di guardare le cose ma era chiaro che non fossero veramente interessati.
Non attendevano una moglie o dei figli. Erano soli e nemmeno parlavano tra loro. Trovai strano anche il fatto che come incrociava i miei occhi, l’uomo anziano distoglieva subito lo sguardo.
Avevano uno stile moltoo diverso.
Erano sempre sul lato più vicino all’uscita, forse c’era qualcuno che li aspetta fuori. Avrebbero potuto prendere i miei figli e farli sparire in pochi secondi.
Non sono matta, qualcosa non era come doveva essere, il mio stomaco si contorceva, lo sentivo. Eravamo i bersagli di due trafficanti di esseri umani. Si sta diffondendo sempre di più qui negli Stati Uniti, leggo ovunque di orribili episodi accaduti. DOBBIAMO STARE ATTENTE MAMME!
Quando siete in giro con i vostri figli non vi distraete mai, lasciate stare il cellulare, o qualunque altra cosa. Tenete l’occhio vigile, sempre. Se i fossi distratta anche solo per pochi secondi, forse starei raccontando un episodio ancora più tragico. Solo il pensiero mi mette i brividi. Vi prego mamme, fate attenzione e fidatevi sempre delle vostre sensazioni, avvertite tutte le vostre amiche, tutte le famiglie, di quello che mi è accaduto!