A volte il nostro aspetto può creare più problemi di quanto possiamo immaginare. Una situazione del genere è quanto accaduta ad un giovane insegnante, che proprio a causa del suo bell’aspetto è stato costretto ad allontanarsi dal suo posto di lavoro. La vicenda accaduta al professor Conrado Salazar ha lasciato sdegnato un gran quantitativo di utenti.
Questo insegnante vanta una forma fisica davvero splendida e un aspetto estremamente affascinante. Purtroppo, sembra che siano state proprio queste sue caratteristiche a dar vita alla maggior parte dei suoi problemi. Quando, infatti, sia il personale scolastico dell’istituto che dirige, che i suoi alunni e i loro genitori hanno individuato i profili social dell’uomo, la sua vita ha assunto un aspetto decisamente imbarazzante.
L’uomo, infatti, è stato allontanato dal suo stesso istituto, perché il suo aspetto è considerato una “distrazione eccessiva”. Secondo quanto riportato dai dirigenti dell’istituto, il fisico di Salazar è troppo curato e non conforme al suo ruolo come insegnante. Ovviamente questa situazione è paradossale e ridicola, dato che l’aspetto dell’uomo non dovrebbe affatto pregiudicare il suo ruolo come educatore.
Ad intervenire in suo favore sono stati gli stessi rappresentanti dei genitori, che hanno organizzato un incontro e firmato una petizione per obbligare i responsabili della scuola a far tornare tra i banchi il bel professore. L’uomo ha anche ricevuto un ampio consenso da parte della comunità virtuale (oltre che ad un ampio quantitativo di appuntamenti romantici).
L’essere bello e muscoloso e voler mostrare il proprio aspetto sui social non dovrebbe pregiudicare minimamente il livello di abilità o moralità di un individuo e quindi è più che giusto che quest’uomo torni a svolgere la sua professione, in piena libertà, senza subire la minima conseguenza.
Quando la vicenda è venuta a galla, tuttavia, non sono mancate le “malelingue” che hanno visto nel gesto delle mamme che hanno fatto tutto questo, nient’altro che uno stratagemma per avere un bel “bocconcino” da guardare, tutte le volte che si recano nella scuola dei loro figli.