Sui social ci sono tendenze che nascono ogni giorno e che per un motivo o per un altro diventano virali in tutto il mondo. Di recente, una particolare pratica ha attirato le attenzioni di tantissime persone, che sembrano trovarla davvero divertente e che sta assolutamente spopolando tra le varie piattaforme social.
Lโazione di cui stiamo parlando riguarda il taglio dei propri capelli e a diffonderla sul web รจ stato un influencer, durante una passeggiata tra le strade di Guadalajara, in Messico. Questa persona si รจ limitata a fermare alcuni passanti, chiedendo loro se sarebbero stati disposti a radersi a zero i capelli in cambio di denaro.
Molte persone non hanno esitato neppure per un secondo a dare una risposta affermativa a questa particolare domanda, ma lโinfluencer pretendeva una dimostrazione della loro volontร . Cosรฌ, quando qualcuno dava la disponibilitร a rasarsi in cambio di soldi, lโinfluencer tirava immediatamente fuori un kit da parrucchiere per verificare la veridicitร delle sue parole.
Molte persone non hanno piรน potuto tirarsi indietro, di fronte ad una situazione del genere e i video che li vedono mentre vengono completamente rasati a zero, lungo le strade della cittร , hanno fatto il giro del mondo. Il pagamento, tuttavia, avviene in modo davvero particolare. Il denaro, infatti, viene consegnato mediante una sorta di โroulette della fortunaโ.
Il compenso elargito viene scelto in modo del tutto casuale, girando un pannello posizionato attorno ad una freccia e la somma ricevuta varia in base alla posizione in cui questโultima si fermerร . Le persone coinvolte in questa iniziativa sono state molte e finora il piรน fortunato ha ottenuto per la sua rasatura una cifra di ben 25.000 dollari.
Di sicuro ci sarebbero milioni di persone disposte a rasarsi la testa per cifra nettamente inferiori, ma a rendere davvero unica questa โchallengeโ รจ il fatto che i capelli tagliati vengono raccolti e devoluti in beneficienza, per coloro che, a causa di una malattia, sono costretti a rinunciare alla propria chioma.