Una recente vicenda avvenuta nel parcheggio di un supermercato ha indignato moltissimo l’opinione pubblica del mondo virtuale. Purtroppo, ancora oggi, troppo spesso le persone tendono a trascurare l’importanza di evitare di lasciare il proprio animale in attesa in auto, viste le elevate temperature che stanno sconvolgendo il mondo intero.
In tante occasioni non ci si rende conto che rimanere fermi al sole, anche solamente per pochi minuti, può essere un vero e proprio inferno. Quando avvengono situazioni del genere, solitamente la classica scusa dei proprietari è: “Dovevo solamente comprare una cosa in un negozio”.

Questa, ovviamente, non è una giustificazione e sono tantissimi gli animali che soffrono per situazioni del genere e in certi casi hanno persino perso la vita. Un agente di polizia di nome Vincent Kreischer si è trovato a vivere un’esperienza di questo tipo, quando nel parcheggio di un supermercato ha notato la presenza di un cane chiuso dentro un’auto lasciata al sole.
Quando dopo vari minuti la sua proprietaria, Shelly Nicholas, è uscita dal negozio, ha trovato l’ufficiale che l’aspettava davanti al veicolo e quest’ultimo l’ha rimproverata per l’atteggiamento tenuto nei confronti del suo animale. L’agente le ha detto chiaramente che è vietato lasciare un animale chiuso in macchina, con i finestrini chiusi, dato che una situazione del genere potrebbe essergli fatale, e anche se la donna è stata via appena una decina di minuti, questo non giustifica il suo comportamento.
Shelly ha reagito male alle insinuazioni dell’ufficiale, ritenendo offensivo il suo giudizio. Pertanto, visto che la donna non si è dimostrata collaborativa, Vincent ha deciso di prendere una decisione che è stata applaudita da tutto il web… ha fatto provare alla donna quello che lei aveva fatto al suo cane!
L’uomo ha chiesto alla donna di entrare nel suo veicolo, chiudersi dentro e vedere con i suoi stessi occhi cosa significa trovarsi in quella situazione. Ovviamente sono stati sufficienti pochi minuti per dar ragione al poliziotto e la donna, ha sicuramente compreso di aver preso una decisione sbagliata, ma ha continuato a dimostrare il suo disappunto e la sua rabbia per i richiami ricevuti e per essere stata trattata “come un animale”.