Durante questo periodo, in molte aree del globo si devono affrontare i mesi più caldi di tutto l’anno. Non è facile riuscire a lavorare all’aperto, con temperature che raggiungono e superano i 40 gradi. Anche molte città in cui solitamente le temperature estive rimangono miti, durante gli ultimi anni hanno visto crescere esponenzialmente l’afa e il caldo. Una di queste è la città di York, nel Regno Unito.
Solitamente in questo luogo è consuetudine notare una temperatura inferiore ai 20 gradi, ma durante quest’estate ci sono stati picchi che hanno raggiunto tranquillamente i 30 gradi. Ovviamente questo è stato un grave disagio per gli abitanti del luogo, che non sono abituati a dover affrontare temperature del genere. Un netturbino di 50 anni di nome Lee Moran, ha vissuto questa situazione in modo davvero angosciante.
L’uomo, costretto a svolgere la sua professione durante alcune delle ore più calde del giorno, non ha esitato a protestare con i suoi capi per lo stile di abbigliamento a cui era obbligato a sottostare e dato che questi non gli concedevano il permesso di indossare dei pantaloni, ha voluto mostrare il suo disappunto indossando un kilt scozzese.
I capi di Moran pretendevano che i netturbini indossassero pantaloni lunghi per motivi di sicurezza, ma con le ondate di caldo costanti era praticamente impossibile riuscire a resistere all’aperto e con quel particolare abbigliamento, e specialmente per coloro che non sono abituati a temperature così elevate.
La protesta di Moran è stata davvero creativa ed è diventata virale in men che non si dica. A volte bisogna escogitare dei sistemi singolari per riuscire ad attirare la curiosità delle persone, in modo da dare maggior visibilità alle proprie motivazioni. Questo signore non può fare a meno di risultare incredibilmente appariscente, con questa splendida gonna arancione fluorescente e la risposta del pubblico alla sua protesta è stata davvero incredibile.
L’uomo è stato persino contattato da alcuni consiglieri della città di York che hanno voluto mostrargli il loro supporto e confermare che si trovano dalla sua parte in questa causa. Moran è riuscito ad aggirare l’ostacolo sfruttando un cavillo legale che non vieta l’utilizzo del kilt per lavorare come netturbino e quindi nessuno può obbligarlo a sostituire questo capo d’abbigliamento.
Inoltre, Lee ha insistito sul fatto che nelle norme di sicurezza non c’è alcuna regola che vieta l’utilizzo dei pantaloncini sul lavoro e uno dei manager della ditta ha dichiarato che il problema è legato più ad un fattore relativo alla reputazione, che alla sicurezza in sé. Ovviamente questo ha fatto indignare ancor di più Moran, i suoi colleghi e i loro sostenitori, dato che, praticamente, la loro azienda pensa più all’immagine dei suoi lavoratori che al loro benessere fisico.