Un video pubblicato su TikTok sta facendo il giro del mondo, regalando risate a milioni di persone, semplicemente mostrando come apparirebbe inquietante, nella vita reale, un appuntamento con un personaggio da videogioco.
In tantissimi videogame possiamo imbatterci in situazioni in cui i protagonisti devono confrontarsi con le azioni dei cosiddetti PNG, ovvero i “personaggi non giocanti”. Queste figure sono dei personaggi presenti in ogni gioco e le loro azioni e reazioni sono molto limitate, quindi non possono soddisfare al meglio tutte le aspettative di un giocatore.
Nicki e Loczek, sono una coppia di tiktoker polacchi che hanno dato vita ad una sequenza molto singolare, simulando quello che potrebbe essere un appuntamento romantico, nella vita di tutti i giorni, con uno di questi personaggi. I due sono dei ballerini professionisti, nonché amanti dei videogame ed hanno sfruttato le loro passioni per dar vita ad una sequenza davvero esilarante.
Nel video possiamo ammirare Nicki che si comporta proprio come farebbe un personaggio dei videogiochi, con le sue reazioni prive di vita, rallentate e stranamente anormali. Anche i movimenti della donna sono davvero azzeccatissimi e le sue risposte ripetitive saranno stranamente familiari a chiunque si sia mai trovato a giocare ad un videogame.
In uno dei video che hanno condiviso possiamo vederli alle prese con questo singolare appuntamento tra i canali di Venezia e le immagini sono davvero esilaranti e grottesche allo stesso tempo. I gesti di Nicki sono talmente simili a quelli dei personaggi visti su PC o console, da lasciare completamente a bocca aperta.
Ovviamente la loro interpretazione è diventata virale in men che non si dica, con milioni e milioni di visualizzazioni, commenti e condivisioni, e la fama raggiunta da questi due tiktoker in poche ore è stata davvero incredibile.
A volte non pensiamo quanto possano apparire strane determinate interazioni da videogame nella vita reale, ma grazie a persone come la simpatica coppia protagonista di questa vicenda, possiamo benissimo renderci conto di quanto le reazioni “in game” siano ancora molto lontane da quelle della realtà.