I segnali stradali fanno parte della nostra vita di tutti i giorni. Anche semplicemente uscendo di casa è inevitabile imbattersi in questi oggetti, che ci aiutano a mantenere dei comportamenti civili o ci orientano su determinati percorsi.
Tuttavia a volte, c’è un numero davvero esagerato di segnali stradali, presenti in determinati luoghi e un artista ha voluto celebrarli rendendoli particolarmente singolari.
Questo è Clet Abraham e le sue opere sono visibili nella città che ormai lo ha praticamente adottato: Firenze!
Quest’uomo è nato nel 1966 ed ha studiato arte a Rennes, in Francia. Le sue abilità hanno fatto sì che i suoi lavori di street art non vengano affatto visti come fastidiosi graffiti, ma come un vero e proprio arricchimento del paesaggio urbano.
Dato che la sua pratica potrebbe sembrare “fuori norma”, è stato fermato varie volte dalle autorità, tuttavia non ha mai ricevuto nulla più che una semplice minaccia di multa.
Alcune persone sono convinte che le sue opere possano risultare fastidiose e causare disagi al traffico, distraendo i conducenti, tuttavia l’artista si difende mantenendo la sua posizione, assolutamente convinto che questi semplici “tocchi d’arte” non potranno mai rappresentare un pericolo per nessuno.
Secondo il suo pensiero, che è tra l’altro avvalorato anche da diversi esperti, gli incidenti accadono più spesso quando tutto va troppo regolarmente e di conseguenza si perde facilmente la concentrazione alla guida. Viceversa, le sue opere non possono fare a meno di attirare l’attenzione e quindi fanno rendere conto agli automobilisti della presenza di un particolare segnale stradale.
Ovviamente i suoi lavoro non sono solamente ben fatti, ma appaiono anche incredibilmente divertenti e oggi abbiamo selezionato alcune di queste per farvi ammirare come Clet riesca a manifestare la sua creatività in modi davvero diversi tra loro.
In ogni caso le sue opere non modificano mai l’essenza del segnale, così che lo si possa distinguere chiaramente a prescindere dagli adesivi che aggiunge su di loro.