Una donna di 101 anni adotta il gatto più anziano al rifugio

Invecchiare in certe situazioni può essere davvero difficile, specialmente quando ci si ritrova a dover affrontare questa condizione della vita in solitudine. Nel corso della propria vita, certe persone tendono a vivere con tristezza gli anni della terza età, proprio a causa del ritrovarsi improvvisamente da soli. Questo aumenta moltissimo i disagi ed alimenta notevolmente lo stress e le difficoltà della routine giornaliera.

Tante persone sole, per compensare questa loro situazione, decidono di adottare un cane o un gatto, che possano trasformarsi in ottimi compagni con cui condividere alcuni anni della propria vita.

Una donna ultracentenaria, ha deciso di adottare un animale, per compensare la sua solitudine, e allo stesso tempo, offrire una casa ad un amico a quattro zampe in cerca di una famiglia.

La storia della signora Penny, che ha festeggiato il suo 101esimo compleanno adottando Gus, un gatto di 19 anni che era il più anziano del suo rifugio, ha fatto scalpore online.

Questo felino era stato portato al rifugio per animali Humane Society dal suo precedente proprietario, che non poteva più prendersi cura di lui.

L’animale era abbastanza anziano ed ha immediatamente suscitato tante attenzioni da parte dei volontari. Tuttavia nessuno avrebbe pensato che in poche settimane Gus avrebbe trovato una nuova casa ed una nuova mamma.

La signora Penny aveva da poco tempo perso il suo amato gatto e quindi stava cercando un nuovo compagno e lo ha trovato proprio in Gus. I due sono andati d’accordo sin da subito, come se il loro incontro fosse già stato stabilito dal destino.

Entrambi riescono a confortarsi a vicenda e la loro vita, nonostante le difficoltà e gli acciacchi dell’età, prosegue al meglio. È davvero bello osservare come un animale possa cambiare la vita di una persona, a prescindere dalla sua età.

Le loro immagini hanno commosso tante persone, stravolgendo il pensiero di tanti utenti, che invece ritengono i gatti come degli animali indifferenti e incapaci di mostrare affetto.