A volte, l’uomo crede di poter fare della natura tutto quello che vuole. Ed è per questo che spesso si spinge oltre il limite del moralmente e umanamente consentito. Un esempio? Tipo riportare in vita animali estinti con processi di clonazione.
Circa 100 anni fa c’era una macchina tecnologica, usata per poter sviluppare le razze canine che si preferiva. Per rendere più chiara la cosa, se qualcuno da un giorno all’altro, avesse voluto che il carlino dovevano avere un naso diverso dagli altri cani, lo avrebbe potuto ottenere proprio attraverso questa nuova tecnologia. Ed è proprio per causa sua, che sono iniziati a proliferare incroci di razze che avevano proprio lo scopo di originare cani “su richiesta”.
Tutti sanno che i carlini sono cani brachicefali, cioè hanno un muso e un cranio appiattiti. Questa loro caratteristica fisica, gli provoca non pochi problemi, soprattutto respiratori, perché le ossa del naso sono corte.
Ma non è di certo il loro unico difetto: gli occhi sono troppo sporgenti, perché il teschio è troppo stretto e non garantisce spazio sufficiente per i bulbi oculari.
Avrete sicuramente notato che gran parte dei cani ha un muso allungato che permette ai denti di poter crescere e svilupparsi in modo corretto. I carlini hanno un naso schiacciato, quasi inesistente. Questo provoca loro anche problemi alla masticazione.
Tra l’altro, il muso allungato, permette ai cani di annusare e mangiare più facilmente, i carlini quindi hanno più difficoltà. Tutto a causa degli incroci delle specie che hanno generato questi “difetti” genetici.
I carlini hanno anche una vita più breve rispetto ad altri cani ed è sicuramente una vita più sofferta. Hanno difficolta nel mangiare, nel respirare, nel dormire e persino disturbi alla vista.