Il rispetto dell’ambiente che ci circonda sembra essere fondamentale per alcune persone e alcuni architetti ritengono che, pur se sia necessario realizzare delle costruzioni umane, non è necessario distruggere la natura e le sue creazioni.
Vogliamo mostrarvi alcune abitazioni che danno un vero valore agli alberi e i loro creatori hanno preferito adeguarsi ad essi, piuttosto che abbatterli indiscriminatamente.
1 Intorno a questo albero è stata costruita un’intera struttura, per rallegrare i bambini, preservandolo.
2 Questa stranissima casa cilindrica è stata edificata tutto intorno ad un enorme albero.
3 Ovviamente avrebbero potuto eliminare questa parte della foresta, per costruire il patio, ma così è sicuramente più bello.
4 Dato che l’albero si trovava sul posto per primo, non c’era alcun motivo per abbatterlo.
5 Un perfetto mix tra l’innovazione architettonica e la bellezza della natura.
6 Questo terrazzo è stato realizzato da qualcuno molto rispettoso verso gli alberi.
7 Sono stati loro ad adattarsi alla natura e non viceversa.
8 Un albergo a 5 stelle in Argentina, che sa cosa vuol dire rispettare il mondo che ci circonda.
9 Gli alberi rendono questo ambiente molto più bello.
10 L’estensione di questa casa è stata realizzata in modo perfettamente conforme alla natura che la circonda.
11 Anche l’architetto che ha progettato questa casa sa cosa significa “combinarsi con la natura”.
12 Più che una casa sull’albero è esattamente il contrario.
13 Per molte persone un albero in casa è qualcosa di veramente strano, tuttavia è innegabile che sia esteticamente meraviglioso.
14 Un’abitazione in Messico, che sa cosa significa adattarsi alla natura.
15 Le abitazioni che si adeguano alla vita che le circonda hanno un fascino davvero invidiabile.
16 Una soluzione simile può sembrare strana, ma l’albero ne è sicuramente grato.
17 Questa casa di legno ha sicuramente una marcia in più.
18 Un fantastico complesso residenziale, costellato dalla natura.
19 Alcune persone hanno in casa degli enormi acquari… altre hanno gli alberi.
